L’International Romani Day (Romano Dives) si celebre in tutto il mondo il 4 aprile. La Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti è stata Istituita nel 1990 al quarto congresso mondiale dei popoli romani organizzato dalla IRU (International Romani Union).
La data scelta è quella del primo congresso mondiale del popolo Rom che si tenne a Londra l’8 aprile 1971 e che fu un evento epocale. In quell’occasione infatti venne approvata ufficialmente la denominazione rom (uomo) per indicare la nazione romanì, che comprende tanti popoli: sinti, manouches, caminanti, ecc… Quel giorno si adottarono anche la bandiera e l’inno “Djelem Djelem” (Camminando camminando), una canzone composta da Yarko Yovanovich su un’aria tradizionale in lingua romanì, con riferimenti al Porrajmos, ovvero allo sterminio dei rom per mano dei nazisti.
Il Romano Dives ricorda anche la costituzione della “Romani Union”, la prima associazione mondiale dei rom riconosciuta dall’ONU nel 1979. Si stima che oggi i Rom nel mondo siano circa 36 milioni di cui circa 12 milioni in Europa costituendo la più grande minoranza etnica europea. In Italia, le ultime stime attestano la presenza di un numero che si aggira tra le 130.000 fino alle 170.000 presenze, di cui la metà costituito da cittadini italiani e composta per il 60% da minori di 18 anni. Dati: Cittalia, Fondazione Anci.
Djelem Djelem, l’inno dei popoli romanì
In questo video Esma Redžepova, la “Regina dei rom”, interpreta con passione e talento “Djelem Djelem”, l’inno dei popoli romanì. Lei è stata una delle migliori interpreti della musica blacanica e romani, nata in Macedonia, ha esportato in tutto il mondo la cultura del suo popolo.
La canzone (che può essere trascritto, a secondo della lingua, come “Đelem Đelem” o “Gelem Gelem”) è stata scritta da Žarko Jovanović, musicista e compositore rom nato a a Batajnica, un sobborgo di Belgrado in Serbia. Durante la seconda guerra mondiale fu imprigionato in tre campi di concentramento, ma riuscì a sopravvivere e decise di unirsi ai partigiani jugoslavi. Al tempo della guerra, Jovanović perse gran parte della sua famiglia. Si trasferì a Parigi il 21 febbraio 1964, dove divenne un celebre attivista della causa romanì.
Partecipa al congresso di Londra del 1971, dove la sua canzone viene scelta come inno. Il brano, che si basa su una melodia tradizionale, racconta le tragiche vicende vissute durante la guerra. Jovanović è presente anche al congresso del popolo romanì che si svolge nel 1978 a Ginevra, dove viene nominato ministro della cultura rom.

La bandiera
Durante il congresso di Londra venne disegnata anche la bandiera che abbiamo usato come spunto per definire il logo del nostro progetto “Oltre il campo, percorsi per un’inclusione possibile”. La banda azzurra nella metà superiore simboleggia il cielo, mentre il verde di quella inferiore ricorda il colore dei prati. Al centro c’è una ruota rossa che simboleggia il nomadismo.
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